A volte ci sono innovazioni che vengono reclamate a lungo dai clienti e che i costruttori tardano a tradurre in pratica… poi ci sono i casi in cui il costruttore ascolta i suggerimenti che arrivano dal mercato e porta una soluzione, anche se non immediata, come il cliente, che ormai vuole tutto subito modello Amazon, si aspetterebbe.
E’ questo il caso della nuova pesatrice per asparagi della Strauss.
Per lungo tempo i nostri Clienti ci hanno chiesto di farci portavoce presso la casa tedesca di una specifica istanza: la possibilità di eliminare il personale allo scarico delle tazze, automatizzando la fase di confezionamento dei mazzetti.
D’altronde, in un mercato sempre più globale e competitivo, un risparmio sui costi di lavorazione e trasformazione, anche nell’ordine dei centesimi di €, fa la differenza tra la remuneratività o meno del lavoro. “Risparmiare” 2-3 addetti, posizionandoli in aree della lavorazione più strategiche ed a più alto valore aggiunto, fa tutta la differenza di questo mondo, soprattutto laddove il costo del lavoro risulta essere più alto.
I tedeschi, a differenza di noi italiani, che siamo più “creativi” oltre che immediati nel soddisfare una richiesta (talvolta a scapito dell’affidabilità), tendono ad introdurre un’innovazione con tempi più lunghi e solamente quando sono sicuri che questa non creerà problemi a posteriori.
Finalmente nel 2021 la Strauss ha presentato un sistema affidabile, dal costo corretto (i costi di manutenzione o ripristino a volte rendono sconvenienti certe soluzioni, ma non è questo il caso) e non troppo complesso, per passare automaticamente dalla vaschetta, contenente gli asparagi che compongono il mazzo del peso desiderato, al nastro della confezionatrice o legatrice che sia; in tal modo riducendo di 2 /3 unità la necessità di personale a bordo macchina.
Sebbene non si parli di una soluzione di automazione spinta, si trattava comunque di una sfida non banale: mantenere la capacità soddisfacente (fino a circa 2t/h), conservando garanzia d’affidabilità.
Queste macchine, infatti, lavorano su campagne brevi (60-90 gg/anno), ma vengono sfruttate al massimo, su 2 o anche 3 turni giornalieri, e sicuramente non si possono fermare durante il breve periodo di attività, pena il blocco di tutto il magazzino.
Ebbene la sfida è stata vinta: le prime macchine, dopo il prototipo del 2021, saranno operative da questa campagna e anche le macchine già in uso presso clienti finali possono essere aggiornate con il nuovo sistema, grazie ad un’applicazione plug and play.
Ora che le aspettative da questo punti di vista sono state soddisfatte, non resta che chiedersi quando la casa tedesca porterà sul mercato la vera rivoluzione, ossia la calibratrice con scarico automatico.
Attualmente in commercio esiste solo un modello di macchina che scarica in automatico ma che risulta essere molto complessa e poco pratica, oltre che costosa dal punto di vista manutentivo.
E’ ovvio che tutti i produttori di asparagi attendano sempre più con ansia questo momento, dato che tra costi crescenti di produzione, meteo impazzito (con gelate ad aprile che bloccano la produzione) e difficoltà nel reperire manodopera (specializzata e non), le incognite nel mercato dell’asparago iniziano ad essere tante; molti di coloro che vi erano entrati con entusiasmo (attratti dall’alta remuneratività di qualche anno fa), stanno disinvestendo, nonostante abbiano già sostenuti i costi iniziali che, nel caso dell’asparago, sono piuttosto elevati.
Attendiamo fiduciosi l’arrivo di Strauss per colmare anche questa lacuna
E voi che innovazione portereste nella lavorazione dell’asparago?