Un nuovo studio rivela che le patate sono nate 9 milioni di anni fa da un sorprendente incrocio naturale tra un’antica pianta di pomodoro e una specie selvatica priva di tuberi (Solanum etuberosum).
Grazie a questa ibridazione, la nuova pianta ha ereditato i geni necessari per formare tuberi: SP6A dal pomodoro, che avvia la formazione del tubero, e IT1 dalla patata selvatica, che ne stimola la crescita sotterranea. Questo evento ha dato origine a tutte le 180 specie di patate selvatiche e, in seguito, alle migliaia di varietà coltivate.
L’ibridazione ha fornito alla patata un vantaggio ecologico unico: la capacità di prosperare in climi freddi e secchi, combinando la resistenza delle piante andine con la robustezza del pomodoro. Circa 20.000 anni fa, le popolazioni andine selezionarono le prime varietà commestibili, diffuse poi in Europa e nel mondo.
Oggi le patate coltivate presentano una variabilità genetica ridotta, che le rende vulnerabili ai cambiamenti climatici. La scoperta dell’origine genetica apre nuove possibilità per migliorare la resistenza delle varietà moderne, recuperando tratti utili attraverso l’allevamento o l’ingegneria genetica.
Fonte: Sciencenews.org
Immagine: generata con AI